La musica siciliana riguarda la tradizione musicale della Sicilia, maggiore isola del mar Mediterraneo. È in stretta correlazione con le vicende storiche e le dominazioni succedutesi nei secoli in Sicilia. Negli ultimi decenni, sono nati anche gruppi e musicisti di musica popolare che interpretano nuove canzoni. Nel corso dei secoli, in Sicilia si sono succedute una moltitudine di civiltà, ognuna con una tipica manifestazione musicale. Per questo motivo, risulta complicato rintracciare le origini della musica popolare siciliana. In generale, è possibile affermare che il canto popolare siciliano è nato dalla tradizione.
La musica popolare siciliana affonda le proprie radici nelle elegie funebri e negli inni sacri introdotti dai greci e poi dagli arabi e successivamente dalla musica strumentale normanna. La prima testimonianza musicale in lingua siciliana si deve alla scuola federiciana nel XIII secolo. Al panorama letterario si connettono precisi riferimenti musicali, di cui ora ci si soffermerà, accennando anche a talune manifestazioni coreutiche. Nell'ambito dell'invenzione compositiva spiccano non poche componenti che sembrano derivare dalla musicalità ellenica. La melodia siciliana, per esempio, tende a discendere dall'acuto, anzi dall'acutissimo al grave. Inoltre, di zona in zona, si ha un mutamento caratteristico delle scale impiegate, ognuna delle quali assurge a dignità del “motto del paese”, ma che puntualmente si connettono agli antichi modi greci. Ciò vale in parte anche per la tecnica della variazione che è eminentemente melismatica (fioriture di suoni su una sillaba o vocale del testo), ma poiché, spesso, tali ornamenti inglobano intervalli inferiori al semitono ne risulta che essi potrebbero derivare tanto dalle “chroai” del genere enarmonico ellenico come nelle gamme arabe, ricche, appunto, di simili intervallazioni.